venerdì 13 dicembre 2013

L'ALBERO DI NEVE ovvero I COLORI DELL'INVERNO

E' il momento delle storie di Natale, gentile homemademamma.

Oggi siamo andate a raccontare questa storia alla scuola dell'infanzia:

L'ALBERO DI NEVE
 - edicart - 


E' un fuori catalogo della Edicart che noi abbiamo trovato in biblioteca.
E' la storia semplice di un piccolo orso che trovandosi in un mondo tutto bianco cerca i colori, o meglio i colori trovano lui.
Animali diversi gli portano man mano frutti e foglie di diverso colore e così decide di metterli su un albero che diventa un meraviglioso albero di Natale.

E' una storia perfetta per la fascia 3-6 anni, ma che noi proporremo prossimamente anche ai nidi.

Abbiamo raccolto anche noi i colori che ci circondano e dopo aver preparato il nostro albero della neve:


l'abbiamo addobbato nel raccontare la storia, e tada!


L'immagine scattata velocemente stamattina a scuola non rende, ma vi assicuro che da appendere questo albero è meraviglioso!!
E quanto ci siamo divertite a farlo...

Buon fine settimana.

martedì 10 dicembre 2013

SULLE COPPIE SENZA FIGLI

Ho tante coppie di amici che non hanno figli. Chi per scelta. Chi per doloroso destino.
Mi incuriosiscono, come tutto ciò che è distante da me e le osservo attentamente.
Di sicuro, la prima cosa che sento è che mi piacciono. E' piacevole stare con loro, guarda caso, con tutti loro.
E' un periodo di estrema relatività della mia vita. Scorgo solo sfumature di grigio, non vedo uscite o entrate ma solo sentieri lunghi lunghi che si snodano.
E così mi dico che sì, avere un bambino è un'esperienza unica, che necessariamente cambia le prospettive e i punti di riferimento, ma anche non averne.
Le coppie che non hanno figli hanno qualcosa che noi con bambini non abbiamo e che io invidio loro.
Ho avuto modo di osservare recentemente una coppia di amici da sola. Cioè io non ero con nessuno dei miei famigliari. Non dovevo dare l'acqua, portare in bagno, in sostanza ero tutta per loro o loro erano tutti per me.
C'è tra di loro una confluenza di sguardi e di intenti assoluta. Un'attenzione reciproca tenera.
E' ovvio, direte.
Sì è ovvio, ma io ho capito che lo invidio. E' di questo che voglio scrivere.
Vorrei dire loro che io avrò tre meravigliosi bambini, ma non fa parte della mia quotidianità quell'affinità unica con il mio compagno e la vorrei. Loro hanno un quid che li rende speciali ai miei occhi. Userei la parola complicità, ma mi pare riduttiva. Sono un microcosmo completo, alla faccia di chi pensa che la famiglia sia un'altra cosa.
E rendono famiglia chi li circonda. Coinvolgono e agglomerano dentro di sé gli amici, li accolgono e li curano.

Sì, amici miei cari, vi dedico questo mio pensiero dall'anonimato del mio blog perché non ho il coraggio di affrontare con voi questo argomento, perché troppo scorre di non detto. Ma siete davvero belli. E guardarvi apre il cuore.

venerdì 6 dicembre 2013

VICINO LONTANO

I libri per la prima infanzia, cara Paola, probabilmente sono i più difficili da fare.
S'è scritto di tutto, si sono affrontati i più svariati soggetti, per questo ogni volta che vedo un libro per i piccolotti nuovo e intelligente, lo compro, non posso farne a meno.

VICINO LONTANO
di S. Borando
 - minibombo -



E' un libro senza parole, con immagini stilizzate e linee sinuose. Con colori netti e abbinati magnificamente.
Alcuni libri insegnano. Alcuni libri insegnano spiazzando, agendo sugli scarti inaspettati, e questo è uno di quelli:


Le pagine si susseguono così. Presentando animali a partire da parti del loro corpo inaspettate, agendo sui contorni.
Dopo la prima lettura il mio Tre, di tre anni, sa a memoria tutti gli animali e allora il gioco consiste nel divertirlo dicendo, prima di svelare l'animale, tutti gli oggetti che mi vengono in mente. Si sbellica dalle risate.

Ottimo lavoro questo e gli altri, che vi presenterò, di questa minima casa editrice.
Questo è il loro sito.


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