venerdì 10 dicembre 2010

I VENERDÌ DEL LIBRO

Anche Mamma in Verde partecipa a I Venerdì del libro di Home Made Mamma

In nome della madre di Erri De Luca
"Fuori c'è il mondo, i padri, le leggi, gli eserciti, i registri in cui iscrivere il tuo nome, la circoncisione che ti darà l'appartenenza a un popolo. Fuori c'è odore di vino. Fuori c'è l'accampamento degli uomini. Qui dentro siamo solo noi, un calore di bestie ci avvolge e noi siamo al riparo dal mondo fino all'alba. Poi entreranno e tu non sarai più mio".
Non so come iniziare. 
Poche sere fa, un'amica ci ha fatto un regalo: è venuta nella sede dell'associazione genitori di cui faccio parte e ci ha letto questo libro. Lo conoscevo già perché me lo aveva regalato.
Farsi raccontare una storia è meraviglioso. Essere ascoltatori puri. Andare di casa in casa come fa questa amica e donare una lettura è indimenticabile. Ora capisco perché i bambini non smetterebbero mai di ascoltare le storie, non dovremmo smettere nemmeno noi adulti.
E poi la storia, che storia. La maternità di Miriam, la pacata ma decisa posizione di Iosef, il momento del parto, solitario, e poi le parole della madre al figlio appena nato.
Tutto di questo libro è prezioso e commovente. E l'idea che a scriverlo sia stato un uomo fa stordire. 
E' da un po' di tempo che mi sto interrogando su cosa significhi veramente essere madre. E più mi confronto, più parlo con le persone vicino a me e più mi accorgo che la maternità non è necessariamente legata all'essere donna, che non è decisamente legata solo al parto. Ci sono mille sfumature che partecipano a questo mistero. La cura e la dedizione sono due di questi. 
Ogni madre si rispecchia in questa ragazzina che si sente potente, pronta ad affrontare le malelingue delle comari, fiera della sua pancia, quasi spudorata. E poi il viaggio faticoso e il parto. 
E' un libro commovente perché ogni madre vorrebbe che il proprio figlio rimanesse per sempre solo suo e perché ogni passo di un figlio verso la propria indipendenza è uno strappo a volte molto doloroso. Miriam guarda negli occhi il piccolo Ieshu e sa che già non è più suo: " Ma finché dura la notte, finché la luce di una stella vagante è a picco su di noi, noi siamo i soli al mondo. Possiamo fare a meno di loro, anche di tuo padre Iosef che è il migliore degli uomini. Pensa: noi usciamo di qui all'alba del giorno e fuori non esiste più nessuno, né città, né esseri umani. Pensa: noi siamo i soli al mondo. Che felicità sarebbe, nessun obbligo all'infuori di vivere. Finché dura la notte è così".

7 commenti:

  1. bellissimo davvero...recensione stupenda che fa venir voglia di comprare il libro ;)

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  2. "Ci sono mille sfumature che partecipano a questo mistero". bello, cercare le sfumature

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  3. dev'essere davvero un bel libro! noi mamme siamo un pò egoiste anche verso i papà cpon i nostri figli almeno io soprattutto di First sono stata gelosissima:-) noi partecipiamo alle merende letterarie dove ci leggono erappresentano delle storie e ai child piace tantissimo, anche a me in verità

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  4. Partecipo anch'io al venerdì del libro e non ci crederai, ma questo venerdì parlo dello stesso meraviglioso libro!

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  5. Non lo conoscevo e me lo sono segnata subito, perchè così raccontato da te sembra affascinante! A presto, ciao!

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  6. Ciao, sul mio blog c'è un premio per te, spero ti sia gradito!

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  7. E' un po' che questo libro mi attira e leggendo la tua recensione di qualche anno fa ne ho la conferma, grazie!:-)

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