giovedì 28 ottobre 2010

UNA MATTINA DA MUBA...

Intanto... sono tornata, o meglio, è tornato il mio computer, rapito da mio fratello una gelida mattina di ottobre. Ma io non ho perso le speranze e l'ho tampinato, l'ho rintracciato e l'ho riportato a casa sua.
Nell'attesa del suo rientro (del computer) fremevo dalla voglia di raccontarvi (ma poi ci sarà davvero qualcuno che legge??) la nostra mattinata trascorsa in un laboratorio del Museo dei Bambini, meglio noto come MUBA. Beh... ci siamo divertiti un sacco!!
Avevamo a disposizione un capannone di pezzetti di legno e plexiglas e i bambini dovevano fare delle torri.


L'inizio non è stato proprio facile: diciamo che gli gnomi tendevano ad avanzare orizzontalmente piuttosto che verticalmente, andando così a invadere tutto il territorio...


Ad un certo punto, però la struttura è stata impostata... e il resto è venuto da sé....

domenica 24 ottobre 2010

I GESSI PER COLORARE LE STRADE

C'è uno strumento molto temuto da noi mamme.... il GESSETTO! Io li adoro, anche se non amo quello strato di polverina che ti lasciano sulla pelle appena usati. E poi, oggi come oggi, diciamo che sono andati un po' in disuso le lavagnette nere. Un bel giorno però, in un ameno negozio di cartoleria li vedo. Sono lì, grossi, enormi. In un barattolone di plastica trasparente e mi chiamano: "Compraci! Compraci!". Senza esitazioni entro e ne prendo 5 barattoli, sì, avete letto bene: 5. Li voglio regalare! Voglio far condividere alle mie amiche mamme e ai loro bambini la mia passione. Quando il tempo ce lo permette, anche adesso, in autunno, cedo il barattolone ai bambini, soprattutto se so che le previsioni danno pioggia imminente. Perché con la pioggia magicamente spariscono. Detto agli gnomi le regole: No sui muri, No in faccia, No lanciarli, e poi loro partono con il loro cestello e inventano. Venerdì hanno fatto il percorso che porta al tesoro... e io li guardavo, dall'alto, e gioivo!

mercoledì 20 ottobre 2010

MERENDA CON LE MELE

Parliamoci chiaro.... le mele a merenda sono la cosa migliore, soprattutto per la merenda di metà mattina a scuola!! Una bella mela intera nello zaino, bio e lavata è il massimo! D'altro canto molte delle sostanze più preziose della mela sono contenute proprio nella buccia. PERO': se, come me, avete un figlio al momento sprovvisto (per ricambio generazionale) dei due incisivi superiori (meglio conosciuti come DENTONI), dargli una mela intera da addentare diventa oltremodo difficoltoso. Ora, se si sbuccia la mela si annera, se la si mette a pezzettini mischiata con dello yogurt si mantiene, ma mio figlio ha inondato di yogurt il compagno quando ha aperto la scatoletta ("Mamma, c'era yogurt dappertutto!! Dovevi vedere... un disastro..."). Dunque sono arrivata alle mele secche. Le ho fatte la prima volta con un po' di scetticismo, poi le ho assaggiate io, mio marito, i miei figli... e sono sparite! Sono veramente squisite.

INGREDIENTI
  • Mele, mele, mele a volontà (possibilmente gialle)
Sbucciate le mele, tagliatele in quarti e poi ogni quarto in due-tre pezzi, non di più. Adagiatele su carta da forno e infornate a 60° per 8 ore lasciando lo sportello del forno leggermente aperto. Sì, avete letto bene, 8 ORE.



Io le sbuccio mentre chiacchero amabilmente con il papà degli gnomi sulla giornata trascorsa e su quella a venire. Inforno alle 21 e la mattina sono pronte per lo scartozzino della cartella. Se a vostro figlio piace, aggiungete un velo di cannella e un'occhiata di zucchero a velo. Si leccherà le dita, assicurato.


lunedì 18 ottobre 2010

IO CONFESSO!

E'  da un po' di giorni che ho un pensiero fisso che mi gira per la testa... Ma quante donne stireranno i pigiami? 
Pochi giorni fa, mentre come un ardito cavaliere mi approntavo ad affrontare una montagna di panni da stirare e dividevo un po' la montagna in collinette, mi sono imbattuta in un pigiama... e senza pensarci due volte l'ho lisciato, piegato e incassetato. E poi mi sono domandata: MA QUANTE DONNE STIRERANNO UN PIGIAMA? Donne dico: madri, mogli, amanti, single... Io per sopravvivere piego i pigiami, LO CONFESSO! Sennò la montagna di panni prende il sopravvento della mia casa.
E però ne ho di cose da confessare, tante, tantissime!! Diciamocelo, noi donne dobbiamo trovare un modo per sopravvivere dignitosamente tra figli, lavoro, marito: l'allenamento di questo, la riunione dell'altro, il dentista, il nuoto... per non parlare che uno la tuta il martedì, l'altro la bavaglina il mercoledì, e poi la spesa, il gatto e i compiti da controllare. NOI DONNE SIAMO BRAVE. Prima di tutto questa sacrosanta e semplice osservazione. E poi dobbiamo confessarcelo: io lo so, non c'è nessuna donna al mondo che non abbia scheletri nell'armadio, che pulisce tutto che stira tutto che si ricorda tutto e che pulisce il water. Lo so che anche voi avete qualcosa da confessare! Ditemelo, diciamocelo, vi prego!! Magari voi avete delle soluzioni, avete già affrontato il problema e l'avete risolto! Ho bisogno di sapere.... Inizio io, ok. Rompo il ghiaccio e parto con la lista. EHI, ASPETTO ANCHE LA VOSTRA!
  • Non stiro i pigiami.
  • Non rifaccio sempre i letti.
  • Ogni tanto mi accorgo che uno dei miei figli è uscito la mattina senza essere pettinato.
  • Non pulisco tutte le sere i fornelli.
  • Se la sera gli gnomi sono stanchissimi e io molto più di loro... non gli lavo i denti (molto grave, lo so...)
  • A volte mi dimentico il bucato lavato in lavatrice anche per due giorni.
  • Ora che ci penso non stiro nemmeno: calze, mutande, asciugapiatti (ebbene sì), stracci (e qui mi sembra di essere nel giusto!), salviette... però stendo davvero bene.
  • Lavo la doccia alla fine della mia doccia.
  • Faccio scadere e/o marcire un po' di cosette in frigo, però con gli anni miglioro, lentamente ma miglioro.
  • Faccio i post-it con la lista della spesa e li dimentico a casa. 
Queste sono alcune cose. Le prime che mi sono venute in mente. Aggiornerò la mia lista, man mano che le mie inadempienze verranno a galla. Creiamo una lista, raccontiamoci!! Perché io lo so, anche dietro la più perfetta delle donne, c'è un calzino spaiato!!

giovedì 14 ottobre 2010

COME FARE UN PUPAZZO DI GOMMAPIUMA

Dopo anni di studi e arrovellamenti, ho finalmente deciso: da grande farò la creatrice di pupazzi di gommapiuma!!
Il tutto è partito da una richiesta delle maestre della scuola dell'infanzia del mio gnomo mezzano e io naturalmente mi ci sono buttata a capofitto: creare un pirata, anzi no: creare IL pirata BARBAROSSA.

Per prima cosa occorre LA GOMMAPIUMA!! Costa tanto, io sono andata da un tappezziere, che naturalmente vive di gommapiuma e nella gommapiuma. Mi sono anche fatta sagomare il testone che vedete qui sotto. Sembra un materiale di facile utilizzo, ma non lo è, per niente!


Vi consiglio di prendere più pezzi di materiale anche molto diversi tra loro, non si può mai sapere dove può arrivare la vostra fantasia! Io con dei pezzi spessi un centimetro e lunghi cinquanta, ho sagomato il cappello e le orecchie. Per incollarle ho usato questa colla (veramente ottima, ma VERAMENTE PUZZOLENTE!!).


Considerate di stare lavorando solo sulla parte superiore del viso, escludendo cioè la bocca che verrà messa in un secondo momento. Ora sagomiamo con le forbici gli occhi, le sopracciglia e il naso (grosso grosso grosso!!). E incolliamo.  


Passiamo ora alla bocca. Sagomiamo un semicerchio che dovrà essere posto alla fine del testone e che quindi non fuoriesca dalla circonferenza del capoccione. Prendiamo un panno rosso e incolliamolo in modo da ricoprire da un lato tutto il semicerchio lasciando però del panno libero che verrà poi incollato alla fine della testa. Le immagini vi aiutano.


Per muovere la bocca è semplicissimo. Sulla nuca del pupazzo fate un taglio orizzontale di 6-7 cm e un buco sul retro della bocca. Ora infilate il pollice nel buco e le altre dita nel taglio sulla nuca e.... per mille balene!! PARLA!



Ora cominciate a fare i dettagli. CHE BELLO!! E' la parte più divertente... sbizzarritevi e coloratelo con i gessi. Sì proprio quelli della lavagna. E poi ho decorato il teschio con uno speciale pennarello da decorazione (ne trovate di mille tipi in ogni brico).




Se questo è un pirata come si deve non devono mancare né gli orecchini, né i capelli....


né la barba.....


TADAA!! Il Pirata Barbarossa!! (ammirato anche da un lego!!)



Non vi basta? Prendete una vecchia dolcevita e incollatela alla bocca, sagomate delle mani e incollatele alle maniche. Ora il Barbarossa può anche salutarvi!







lunedì 11 ottobre 2010

DOLCE MERENDA ALLE PRUGNE

Ok, ci sono le ultime prugne (bio) da finire e un bambino da sfamare per la merenda di metà mattina a scuola.
Niente di più facile e... veloce e... buona!




INGREDIENTI 

  • un chilo di prugne
  • 110 gr di farina
  • 70 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 50 gr di burro
  • un cucchiaino di lievito
Lavare le prugne, tagliarle a metà ed eliminare il nocciolo. Come sempre per prima la parte barbosa.
A parte unire le uova con lo zucchero e il burro fuso. Aggiungere lentamente la farina e il lievito. Infine le prugne. Mescolare bene e versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata.

Cuocere a 170° per un'ora. Lasciare raffreddare e mettere in cartella... beh, non tutta eh!

mercoledì 6 ottobre 2010

L'ERBAZZONE

Ho capito! Il fatto è che cucinare mi rilassa, sennò non dovrei essere qui, di domenica mattina, a cucinare mentre ho in casa solo un figlio su tre! In effetti il periodo non è dei migliori: uno si sveglia alle sei con l'ansia di arrivare in ritardo a scuola, uno si attacca allo stipite della porta quando lo porto alla scuola materna, per non parlare dello gnomo minimo che continua a svegliarsi MILIARDI di volte per notte... non ce la posso fare... per fortuna ci sono i fornelli.
Dunque: la cassetta del GAS mi ha portato TANTISSIME ERBETTE! L'erbazzone ne consegue.


INGREDIENTI per 4-5 persone
  • un chilo di erbette
  • 2 uova
  • un cucchiaio di farina
  • un cucchiaio di pangrattato
  • 100 gr di parmigiano reggiano
  • due noci di burro

La ricetta l'ho trovata su Ricette di Osterie d'Italia. L'orto. Slow Food Editore che ho comprato dopo che il mio barbuto compagno di vita è diventato vegetariano. La ricetta è validissima e VELOCISSIMA (ho fatto piccole variazioni)!
Iniziamo dalla parte barbosa: pulire e lavare le suddette erbette... sigh...
Metterle a bollire per pochi minuti in acqua salata; scolarle, strizzarle, tagliuzzarle!
Farle saltare in padella con un po' di burro per insaporire, nel frattempo in una ciotola unire le uova, la farina, il pangrattato e il parmigiano. Infine aggiungere le erbette. A questo punto si dovrebbe aggiustare di sale, ma in genere viene già molto gustosa con tutto quel parmigiano!
Rimettere il composto nella padella con un'altra noce di burro e cuocere come una frittata.




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